P.T.O.F 2020-21 – scarica
Iniziative
Il nostro 25 aprile
Scritto sotto la forca
Giulia Siete stati condannati a morte, ma non sapete quando la sentenza verrà eseguita. Però avete qualche foglio di carta velina e un mozzicone di matita. La vita siete consapevoli di esservela lasciata alle spalle nel momento in cui la Gestapo vi ha tratto in arresto eppure, anche tra il dolore atroce delle torture che avete subito, non avete dubitato neppure per un attimo di essere parte di un futuro di giustizia e libertà. Ora, quanto tempo passerà prima che il boia giunga a infilare il vostro collo in un cappio? Un’ora, un giorno, un mese? Non ha nessuna importanza.
Martina Ci sono i fogli di carta velina e un mozzicone di matita. E ai nazisti che si illudono di potervi strappare l’anima non smettete neppure per un attimo di ricordare che voi siete vivi e che i morti sono loro. Lo fate con un libro che è un capolavoro assoluto. Si intitola “Scritto sotto la forca” e lo ha scritto Julius Fučík, militante comunista ed eroe della Resistenza cecoslovacca. C’è stato un tempo in cui un simile libro consentiva a chi lo leggeva di fremere di indignazione e di trasformare la sua rabbia in impegno, quindi in azioni capaci di produrre cambiamenti: un filo rosso che legava l’autore ai suoi lettori in un sentimento simile a ciò che altri hanno definito “immortalità”.
Irene Poi quel filo si è spezzato!A cosa abbiamo rinunciato dimenticando Fučík? A un’opera-cardine del canone di un’Europa orgogliosamente antifascista, che ha smesso di definirsi tale spacciandosi prima come “democratica” e poi rinunciando a qualunque questione ideologica: quello che conta è reprimere con la massima violenza possibile affinché gli stessi personaggi che incoronarono l’ascesa di Hitler o di Mussolini, le stesse ditte che si arricchirono costruendo forni crematori o grazie alle commesse di guerra, possano oggi continuare a devastare, saccheggiare, fare la guerra
Letizia Il volto di Julius Fučík, come la sua firma, spesa per fomentare la ribellione contro l’invasione nazista della Cecoslovacchia, erano ben conosciuti dalla polizia hitleriana. Un motivo che avrebbe convinto molti ad abbassare la testa, a cercare di nascondersi, a fuggire, a fare qualunque cosa pur di non ritrovarsi tra le mani della Gestapo. Fučík, però, fa una scelta diversa. Arrestato a Praga dalla Gestapo nel 1942, il giornalista-partigiano viene torturato a lungo e brutalmente, è ridotto in fin di vita eppure non parla. Altri continueranno la lotta dopo di lui, fino alla vittoria, mentre per Fučík lo spettro della forca si avvicina. All’eroe della resistenza cecoslovacca non resta molto da vivere, ma può contare su un mozzicone di matita e su un mucchietto di sottilissimi fogli di carta velina. Ed è a questi fogli che Fučík consegna il suo capolavoro: un libro terribile e meraviglioso; un atto di amore nei confronti dell’umanità futura e, allo stesso tempo, per il nazismo, una condanna a morte senza appello.
Discorso agli studenti Milanesi di Piero Calamandrei
Omaima La Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La Costituzione è un pezzo di carta, la lascio cadere e non si muove: perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile; bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità. Per questo una delle offese che si fanno alla Costituzione è l’indifferenza alla politica. È un po’ una malattia dei giovani l’indifferentismo. «La politica è una brutta cosa. Che me n’importa della politica?». Quando sento fare questo discorso, mi viene sempre in mente quella vecchia storiellina che qualcheduno di voi conoscerà: di quei due emigranti, due contadini che traversano l’oceano su un piroscafo traballante. Uno di questi contadini dormiva nella stiva e l’altro stava sul ponte e si accorgeva che c’era una gran burrasca con delle onde altissime, che il piroscafo oscillava. E allora questo contadino impaurito domanda ad un marinaio: «Ma siamo in pericolo?» E questo dice: «Se continua questo mare tra mezz’ora il bastimento affonda». Allora lui corre nella stiva a svegliare il compagno. Dice: «Beppe, Beppe, Beppe, se continua questo mare il bastimento affonda». Quello dice: «Che me ne importa? Unn’è mica mio!». Questo è l’indifferentismo alla politica.
Matilde È così bello, è così comodo! è vero? è così comodo! La libertà c’è, si vive in regime di libertà. C’è altre cose da fare che interessarsi alla politica! Eh, lo so anche io, ci sono… Il mondo è così bello vero? Ci sono tante belle cose da vedere, da godere, oltre che occuparsi della politica! E la politica non è una piacevole cosa. Però la libertà è come l’aria. Ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni e che io auguro a voi giovani di non sentire mai. E vi auguro di non trovarvi mai a sentire questo senso di angoscia, in quanto vi auguro di riuscire a creare voi le condizioni perché questo senso di angoscia non lo dobbiate provare mai, ricordandovi ogni giorno che sulla libertà bisogna vigilare, vigilare dando il proprio contributo alla vita politica…
Quindi voi giovani alla Costituzione dovete dare il vostro spirito, la vostra gioventù, farla vivere, sentirla come vostra; metterci dentro il vostro senso civico, la coscienza civica; rendersi conto (questa è una delle gioie della vita), rendersi conto che nessuno di noi nel mondo non è solo, non è solo che siamo in più, che siamo parte, parte di un tutto, un tutto nei limiti dell’Italia e del mondo.
Jamel Ora io ho poco altro da dirvi. In questa Costituzione c’è dentro tutta la nostra storia, tutto il nostro passato, tutti i nostri dolori, le nostre sciagure, le nostre gioie. Sono tutti sfociati qui in questi articoli; e, a sepere intendere, dietro questi articoli ci si sentono delle voci lontane…
E quando io leggo nell’art. 2: «l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica, sociale»; o quando leggo nell’art. 11: «L’Italia ripudia le guerre come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli», la patria italiana in mezzo alle altre patrie… ma questo è Mazzini! questa è la voce di Mazzini!
O quando io leggo nell’art. 8:«Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge», ma questo è Cavour!
O quando io leggo nell’art. 5: «La Repubblica una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali», ma questo è Cattaneo!
O quando nell’art. 52 io leggo a proposito delle forze armate: «l’ordinamento delle forze armate si informa allo spirito democratico della Repubblica», esercito di popoli, ma questo è Garibaldi!
E quando leggo nell’art. 27: «Non è ammessa la pena di morte», ma questo è Beccaria! Grandi voci lontane, grandi nomi lontani…
Giorgia Ma ci sono anche umili nomi, voci recenti! Quanto sangue, quanto dolore per arrivare a questa costituzione! Dietro ogni articolo di questa Costituzione, o giovani, voi dovete vedere giovani come voi caduti combattendo, fucilati, impiccati, torturati, morti di fame nei campi di concentramento, morti in Russia, morti in Africa, morti per le strade di Milano, per le strade di Firenze, cha hanno dato la vita perché libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa carta. Quindi, quando vi ho detto che questa è una carta morta, no, non è una carta morta, è un testamento, è un testamento di centomila morti. Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì o giovani, col pensiero, perché li è nata la nostra Costituzione.
Progetti europei
Lavori al tempo della DAD
IRELAND – GALLES – ULSTER-2 – Scotland – Legends
Stories – vai alla pagina
Fantasy Poems – vai alla pagina
Trees – vai alla pagina
Development of the novel – vai alla pagina
The Canterbury tales – vai alla pagina
Poppy day 5B – vai alla pagina
Poppy day 5D – vai alla pagina
Epidemics 5D – vai alla pagina
England foto di classe
1D 2D 3D
4D 5D
England – vai alla pagina
Organi collegiali
Circolare n. 17
A TUTTE LE CLASSI
OGGETTO: INDIZIONE DELLE ELEZIONI DEI RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI NEI CONSIGLI DI CLASSE, NELLA CONSULTA; INDIZIONE DELLE ELEZIONI DEI RAPPRESENTANTI DEI GENITORI NEI CONSIGLI DI CLASSE SECONDO LA PROCEDURA SEMPLIFICATA PREVISTA DALLA NORMATIVA.
Vista la vigente normativa e in particolare O.M. 215 15-7-91 Tit.II art.21 e successive integrazioni e modificazioni (OO.MM.n°267/95,n°293/96,n°277/98)
INDICE
Per LUNEDI’ 28 ottobre 2019 nelle prime due ore di lezione le elezioni dei rappresentanti degli studenti nei Consigli di classe, nella consulta per l’a. s. 2019/2020 di cui all’art.20 del DPR 31 maggio 1974 n.416 e della Consulta Provinciale degli Studenti.
Le liste degli studenti candidati per la Consulta Provinciale degli Studenti devono essere consegnate all’ufficio didattico dalle ore 9 del 9 ottobre 2019 e non oltre le ore 12 del 14 ottobre 2019.
Procedura da seguire per la votazione dei rappresentanti degli studenti nei Consigli di classe e Consulta (adempimenti riservati agli studenti e ai docenti in servizio nelle prime due ore di LUNEDI’ 28 ottobre 2019 nella rispettiva classe assegnata nell’orario settimanale).
Le operazioni di voto si effettueranno nelle rispettive classi nelle prime due ore di lezione di Lunedì 28 ottobre 2019. Nella prima ora di lezione si svolgerà l’assemblea elettorale di classe, durante la seconda ora di lezione si svolgeranno le votazioni sulle schede fornite dall’ufficio e sotto la vigilanza del docente in servizio nella seconda ora. I Docenti presiederanno alle operazioni elettorali; il Docente della 2°ora di lezione procederà allo spoglio delle schede e alla compilazione del breve verbale elettorale da riconsegnare all’ufficio.
CONSEGNA AI RISPETTIVI GENITORI DELLA CONVOCAZIONE ELETTORALE: RAPPRESENTANTI GENITORI NEI CONSIGLI DI CLASSE.
Contestualmente alla lettura della presente circolare viene consegnata a ogni studente una lettera di convocazione elettorale indirizzata ai genitori. Lo studente deve consegnarla al genitore che dovrà firmarla per ricevuta. Lo studente dovrà riconsegnare al Docente Coordinatore di classe, per la trasmissione all’ufficio, la ricevuta firmata.
Carcare, 01 ottobre 2019.
Il Dirigente Scolastico
Prof. Maria Morabito
Firma autografa sostituita a mezzo stampa
Ai sensi dell’art.3c.2 D.Lgs.n.39/1993
→ Download convocazione modulo elettorale rappresentante dei genitori – vedi allegato
Indizioni elezioni dei componenti del consiglio d’istituto 2019-2020 2020-2021 2021-2022 – vedi allegato
P.T.O.F. aggiornamento 2019-20 – vedi allegato
R.A.V. 2019-20 – vedi allegato
Fondi strutturali Europei – vai alla pagina
Amministrazione trasparente – vai alla pagina
Rendicontazione sociale – vedi allegato